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Al centro dell'interesse vi saranno alcune delle principali letture (F. De Sanctis, B. Croce, G. Gentile, K. Vossler e E. Auerbach) e interpretazioni della “Divina Commedia” emerse tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento tra Italia e Germania, nel contesto politico e culturale italiano segnato dall’unificazione nazionale e dalla fondazione di una cultura scolastica e accademica ‘neoidealistica’.

S’inizierà con alcune lezioni introduttive sulla vita di Dante e sui contenuti della ‘Commedia’ a partire dai recenti contributi didattici e critici di noti dantisti italiani (G. Gorni, G. Inglese e C. Ossola) per poi passare in rassegna i diversi modi di leggere e ‘utilizzare’ Dante da parte degli interpreti in esame (vedi Ziel).

Si cercherà di avvicinare il testo della Commedia attraverso la lettura diretta di alcuni passi scelti e mediante un filtro di selezione sistematica dei ‘concetti’, dei ‘personaggi’ e dei ‘temi’ del poema dantesco. Di ciascuna ‘lettura’ critica si analizzerà il retroterra ‘ideologico’ e filosofico. Ciascun autore verrà introdotto attraverso profili di biografia intellettuale e si metteranno in evidenza le relazioni reciproche intercorse tra essi mediante opere comuni, traduzioni e corrispondenze epistolari al fine di delineare un comune orizzonte culturale pur nella specifica individualità (linguistica e disciplinare) di ciascuno.

Il corso si concluderà con un esame orale, ma verrà giudicata anche la partecipazione attiva durante il semestre.

Si fornirà una bibliografia di opere o parti di opere per un totale di circa 150 pp., all'inizio del semestre